Artista | Pino Pascali |
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Marchio | —— |
Periodo di Produzione | 1970-1980 |
Paese | Italia |
Stile | —— |
Materiale | —— |
Condizioni | Patina originale dovuta allโetร e allโutilizzo |
Stato dell'articolo | Questo pezzo vintage รจ in condizioni quasi originali, puรฒ presentare leggera usura. |
Dimensioni L X P X A | L 35 H 25 |
Range di peso | < 20 kg |
Pino Pascali, Guerrieri
€8.000,00
Disegno su carta, Guerrieri di Pino Pascali
Lโ11 settembre del 1968 moriva a Roma, tragicamente e prematuramente, Pino Pascali, forse lโartista pugliese piรน grande, certamente il piรน celebre a livello internazionale di tutto il Novecento. Pascali aveva solo 33 anni. Era nato a Bari da genitori di Polignano a Mare il 19 ottobre del 1935. Dopo la tragica fine (fu investito da unโauto mentre correva in moto) la sua salma fu inumata nel piccolo cimitero del suo paese di origine.
La carriere artistica di Pascali รจ breve e folgorante. Si era diplomato allโAccademia di Belle Arti di Roma nel 1959 e aveva cominciato subito a farsi notare come scenografo. Aveva eseguito bozzetti, disegni e โcortiโ per โCaroselloโ e altre trasmissioni tv, oltre che disegni e plastici di velieri, treni, corazze. Per suo conto sperimentava intensamente.
Nel 1965 aveva tenuto la sua prima personale, a Roma nella prestigiosa galleria โLa Tartarugaโ. In soli tre anni si era imposto allโattenzione dei maggior critici dโarte italiani (Vivaldi, Calvesi, Grandi, Rubiu, Boatto, Bucarelli, De Marchis) e di galleristi dโavanguardia, come Sargentini, Sperone, Iolas (che lo presentรฒ nel 1968 a Parigi). Proprio nellโestate del 1968 aveva partecipato su invito con una sala personale alla XXXIV Biennale di Venezia.
Era la sua consacrazione: dopo la sua scomparsa, a mostra ancora aperta, gli fu conferito il Premio internazionale per la Scultura. Scultore, scenografo, performer, Pascali coniuga in modo geniale e creativo forme primarie e mitiche della cultura e della natura mediterranee (la Grande Madre e Venere, il Mare, la Terra, i Campi, gli attrezzi e i riti agricoli) con le forme infantili del Gioco e dellโAvventura (animali della preistoria, dello zoo e del mare, giocattoli di guerra, il mondo di Tarzan e della giungla, bruchi e bachi, travestimenti, Pulcinella).
Traduce questo mondo dellโimmaginario in forme monumentali e strutture essenziali, concise, come il romanico pugliese e il bestiario medievale delle sue chiese; ma nel contempo rimandano alle icone della dilagante cultura di massa (il fumetto, il cinema, la moda). realizza le sue โfalse scultureโ con materiali fragili ed effimeri (tela, legno, lana dโacciaio, pelo acrilico, paglia, raffia). In questo modo dร una sua originale risposta critica (italiana e meridionale) alle nuove tendenze che venivano dallโAmerica: la Pop Art, la Minimal Art. Precorre lโArte Povera, la Body Art, lโarte concettuale degli anni Settanta.
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