Artists

HOGRE

Testo a cura di Claudia Attimonelli

Cellule Creative aps | Galleria MISIA ARTE

HOGRE รจ lo pseudonimo di uno street artist romano, la cui notorietร  da tempo ha varcato i confini dellโ€™Italia per il clamore e la potenza espressiva dei suoi interventi non autorizzati, realizzati nello spazio pubblico con lo scopo di ribaltare i messaggi dei media contemporanei. Dal 2007 lโ€™artista interviene realizzando stencil, affissioni di poster, pittura murale scegliendo un linguaggio ironico e provocatorio, sovversivo e destabilizzante, alterando e ricreando immagini e testi pubblicitari, contribuendo cosรฌ a un importante processo di ri-significazione dello spazio urbano.

HOGRE, la cui identitร  รจ ignota poichรฉ da sempre opera nellโ€™anonimato, concentra le sue azioni principalmente sulla grafica e sulla pratica del subvertising, di questโ€™ultima in Italia รจ tra gli esponenti piรน radicali e vibranti. Il termine (subvert + advertising) indica le strategie artistiche e comunicative atte a sovvertire il linguaggio pubblicitario nei luoghi dove questo si esprime: la strada, i cartelloni, le etichette delle merci.

Scritte e segni sui muri di una cittร  possono esprimere le sue ferite non suturate, alcuni graffitari si spingono oltre, considerando
le tracce murali il sintomo di una malattia iscritta sulla superficie del corpo urbano, naturalmente per la maggioranza degli artisti la street art รจ simbolo di libertร , antagonismo, affissioni durante le uscite clandestine notturne, corse sfrenate per i โ€œlungolineaโ€ non autorizzati. Al fine di restituire la complessitร  anche ossimorica delle pulsioni che animano questo linguaggio artistico, da tempo รจ

stato accolto in taluni contesti culturali, il neologismo โ€œartivismoโ€ (Lemoine, Ouardi 2010), volto a richiamare la natura estetica dellโ€™opera, enfatizzandone lo slancio verso lโ€™impegno politico e sociale. Con HOGRE ci troviamo difronte a qualcosa di diverso: le sue opere si stagliano su sfondi dai colori pop che ne esaltano, fino a consacrarla, la natura consumistica della merce ritratta, trasudano sferzante ironia come nellโ€™opera del 2023 rappresentante il muso del treno ad alta velocitร  denominato Feccia Rossa. Uno spettro si aggira ancora per lโ€™Europa, unitamente ad implacabili giochi di parole โ€“ si veda il dipinto su vetro del carrarmato Ammazzo al posto di Amazon.

Una prassi di stampo dandy-punk caratterizza molti aspetti dellโ€™agire creativo di HOGRE, come avviene, ad esempio nella minuziosa produzione e condivisione di kit in stile DIY โ€“ do it yourself, utili per diffondere pratiche e linguaggi capaci di risemantizzare lo spazio urbano (cfr. si veda lโ€™accuratezza dei dettagli nel packaging del kit per lo stencil della mosca e la pubblicazione del 2018 intitolata

Subvertising. The piracy of outdoor advertising), senza che, tuttavia, tale estetica divenga mera ancella di un messaggio politico. HOGRE, pseudonimo di uno street artist romano, รจ tra gli esponenti piรน radicali
e vibranti in Italia del subvertising, la sua notorietร  da tempo ha varcato
i confini nazionali grazie ad una appassionata agentivitร  creativa che lo ha portato a specializzarsi sempre piรน, tanto nella grafica quanto negli interventi in spazi pubblici non autorizzati, direttamente sui cartelloni pubblicitari o ricreandone di nuovi, da solo o in compagnia di collettivi con i quali opera sempre nellโ€™anonimato: la sua identitร , infatti, รจ tuttora ignota. Le sue prime azioni urbane firmate HOGRE risalgono al 2007, successivamente รจ comparso anche il logo della mosca a rappresentare i suoi lavori: insetto fastidioso, il cui ronzio irritante riproduce lโ€™effetto che lโ€™artista auspica di suscitare nel pubblico e nei passanti per strada

al cospetto delle sue tracce murali: viscositร  e ronzio nel cuore della metropoli allโ€™alba del declino della cultura occidentale.
La mosca รจ uno degli elementi portanti della personale barese, come si puรฒ notare, ad esempio, dal grande lavoro Human Fly (2023), un acrilico dipinto su di un manifesto pubblicitario di moda prelevato dalla strada, rappresentante un essere umano il cui volto รจ completamente sostituito da quello dellโ€™odioso insetto.

ยซMi piace interrompere il chiacchiericcio del consumismo commerciale per dirottarlo verso qualcosโ€™altro per un piacere tutto personaleยป sostiene HOGRE in unโ€™intervista del 2019 (Artribune), evocando tanto lโ€™immaginario situazionista quanto lโ€™attitudine punk che innerva la sua poetica e la sua pratica.

Morning, keep the streets empty for me Uncover our heads and reveal our souls We were hungry before we were born (Fever Ray, 2009)

Bari non รจ mai diventata una giungla urbana per graffitari, nรฉ รจ stata oggetto di mero vandalismo come altre cittร  italiane, tuttavia si puรฒ
far risalire la storia del muralismo locale al principio degli anni Novanta, mentre allโ€™alba del nuovo Millennio si รจ inaugurata una stagione decisamente nuova per la street art. Lo stesso HOGRE ha giร  fatto unโ€™incursione nella cittร  nel 2021, chiamato a realizzare unโ€™intera facciata per il progetto QM San Paolo โ€“ Un museo a cielo aperto. La street art, intesa in senso ampio nella sua multi-e transmedialitร , รจ movimento

e linguaggio artistico tra quelli piรน in sintonia con lo spirito del tempo,

poichรฉ paradossalmente rispetto ai propri intenti antagonisti, รจ
capace di con/formarsi (assumere cioรจ le forme) e accordarsi in modo disintermediato con i bisogni e i desideri delle persone nei propri luoghi: manifesti e poster per strada, tag e scritte sui muri, stencil ironici e paradossali. รˆ precisamente in questi interstizi metropolitani, nei Piccoli Alti Luoghi (Maffesoli 2005) della cittร  postmoderna, dove lโ€™architettura rivela le sue pieghe, che si inserisce la raffinata strategia di subvertising di HOGRE, rendendo possibile per le strade dei quartieri a piรน densa attivitร  murale lโ€™attivazione di zone temporaneamente autonome – TAZ (Bey, 1991) nel cuore dellโ€™effervescenza urbana, a interrompere i ritmi imposti dalla routine del lavoro e delle dinamiche del consumo. Subvertising indica, attraverso la crasi di subvert + advertising, la modalitร  attraverso cui alterare il senso e i contenuti di immagini, oggetti e testi pubblicitari nei luoghi stessi dove questi appaiono: pensiline delle fermate degli autobus, billboard, scaffali dei supermercati attraverso
la pratica del product shifting, che prevede la sostituzione di prodotti dalla grafica abilmente contraffatta e dal messaggio sovversivo o anche semplicemente ironico, mimetizzati accanto alla consueta merce in vendita. Cosรฌ รจ stato per le bottiglie di birra Problemi (firmate Giovane Hogre invece di Giovanni Peroni), mutuate dallโ€™originale Peroni, di cui sono presenti nella personale da Misia alcuni esemplari originali realizzati dallโ€™artista unitamente a due grandi acrilici.

Attualizzando lโ€™idea suggerita da Walter Benjamin nel 1936 ne Lโ€™opera dโ€™arte allโ€™epoca della sua riproducibilitร  tecnica, secondo la quale solo โ€œlโ€™architettura ha sempre fornito il prototipo di unโ€™opera dโ€™arte la cui ricezione avviene nella distrazione e tramite la collettivitร โ€ (p. 34), si puรฒ dire che le opere realizzate da HOGRE nel tessuto urbano, divengano naturalmente parte del corpo della cittร  e, come tatuaggi, ne recano sensi e sedimentazioni: inontrate per caso in un qualsiasi momento del giorno e della notte, attivano inediti processi emotivi e di partecipazione, che sia stupore o sorriso complice alla vista di un brand โ€œvandalizzatoโ€ nel suo analogo, come quando la polo Lacoste diviene Locuste.

Testo a cura di :

Claudia Attimonelli รจ sociosemiologa, insegna Media, Studi visuali e Cultura digitale allโ€™Universitร  Aldo Moro di Bari. Curatrice nellโ€™ambito della visual culture, รจ autrice di numerosi saggi sulle culture urbane, tra cui: Lโ€™elettronica รจ donna (2022); Lโ€™estetica del malessere (2020); Techno (2018) ; Pornocultura (con V. Susca, 2016).

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