Designer | Perriand Charlotte |
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Marchio | —— |
Periodo di Produzione | 1960-1970 |
Paese | Francia |
Stile | Mid Century, Vintage |
Materiale | legno, Legno laccato |
Condizioni | Leggera usura dovuta allโetร e allโutilizzo |
Stato dell'articolo | Buone condizioni generali, l'oggetto รจ leggermente usato con graffi molto leggeri o lieve usura, non presenta problemi strutturali. |
Dimensioni (CM) L X P X A | L 235 P 35 H 240 |
Range di peso | < 20 kg |
Charlotte Perriand bookcase from the sixties
Modular bookcase with beech wood frame with interchangeable shelves lacquered in different colors production Charlotte Perriand 1960s.
N.B. The width, depending on how you place the various bases, may be less than indicated in the measurements.
Libreria modulare con struttura in legno di faggio con ripiani intercambiabili laccati in diversi colori produzione Charlotte Perriand 1960.
N.B. La larghezza, a seconda di come si posizionano le varie basi, puรฒ essere inferiore a quella indicata nelle misure.
Charlotte Perriand ebbe una vita lunga e densa di attivitร e puรฒ essere indicata fra i fondatori del design contemporaneo.
Dopo un periodo di studio all’Ecole de l’Union Centrale des Arts Dรฉcoratifs a Parigi ebbe alcune esperienze nel campo del disegno dei mobili e dell’arredamento, esponendo al Salon d’Automne. Nel 1927 inizia una collaborazione con Le Corbusier, durata in maniera continua fino al 1937. Nello studio del grande architetto realizzerร , insieme a lui e a Pierre Jeanneret, alcuni mobili entrati nella storia del design. Inoltre ebbe incarichi nello studio relativi al progetto di molti arredi degli edifici progettati. Nel 1930 intraprese un lungo viaggio in Unione Sovietica, che la mise in contatto con l’ambiente fertile di idee del costruttivismo russo. Nel fu una delle poche donne a partecipare al IV CIAM ad Atene.
Nel 1940, mentre la Germania stava invadendo la Francia, Charlotte si imbarcรฒ per il Giappone, dove era stata invitata a tenere un seminario sul nuovo design. Vi ebbe occasione di realizzare prototipi con un gruppo di studenti e, successivamente, un’importante esposizione. Dopo l’entrata in guerra del Giappone con gli Stati Uniti, ella fu segregata. Con avventurose vicende, raccontate nella sua autobiografia, riuscรฌ a sopravvivere alla catastrofica guerra e ritornรฒ in Francia nel 1946, con il nuovo marito e la figlia avuta in quegli anni.
La vita professionale riprese con nuove collaborazioni. Oltre al rapporto con Le Corbusier, con cui collaborรฒ ai progetti dell’Unitร di Abitazione di Marsiglia, ebbe esperienze con il pittore Fernand Lรฉger, con Jean Prouvรฉ, con Lรบcio Costa ed altri importanti architetti. Tra l’altro, fu particolarmente impegnata nella realizzazione di stazioni sciistiche in Alta Savoia.
Nell’ultima parte della vita rallentรฒ l’attivitร ma mantenne sempre aperto il suo atelier. Ricevette molteplici onorificenze e le furono dedicate diverse mostre retrospettive. Morรฌ all’etร di 96 anni a Parigi nel 1999
Esaurito