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Gio Ponti

Personalità eclettica fin dagli esordi, Gio Ponti (1891-1979) è attivo nel campo dell’architettura, della pittura, della grafica e della scenografia. Si laurea in architettura al Politecnico di Milano nel 1920. Dal 1923 al 1930 è direttore artistico della Richard-Ginori. Nel 1926 fonda – con l’Editore Gianni Mazzocchi – la rivista Domus, che dirigerà fino alla morte. Nel 1931 viene chiamato alla direzione artistica della Luigi Fontana e nel 1932 – insieme a Pietro Chiesa – fonda la FontanaArte.Nel 1927 fonda il Labirinto, con Lancia, Buzzi, Marelli, Venini e Chiesa, per proporre arredi e oggetti di alto livello.
Dal 1923 al 1930 è direttore artistico di Richard Ginori. Con la fondazione della rivista Domus nel 1928 (che, salvo brevi interruzioni, dirigerà fino alla morte), Ponti contribuisce intensamente al rinnovamento della produzione italiana del settore, cui dà nuovi impulsi. Partecipa da protagonista e sostiene le Biennali di Monza, poi Triennali di Milano, il premio Compasso d’oro e l’ADI (Associazione per il Disegno Industriale). Al Ponti architetto si deve il simbolo della Milano moderna, il grattacielo Pirelli, progettato nel 1956 con Fornaroli, Rosselli e Nervi.
Nel 1951 realizza il secondo Palazzo Montecatini (il suo primo palazzo per uffici risale al 1938-39). Nel campo del design sono intramontabili gli arredi, le lampade e gli oggetti disegnati per FontanaArte, la sedia Superleggera ed i mobili progettati per Cassina, le posate per Christofle, le ceramiche per Richard Ginori. Tra i pezzi disegnati per FontanaArte alcuni sono ancora in produzione, come le lampade 0024, Bilia, Pirellina, Pirellone e il Tavolino 1932.
All’attività progettuale ha affiancato anche quella didattica, insegnando alla Facoltà di Architettura di Milano dal 1936 al 1961.